Tirreno-Adriatico 2020, Chris Froome: “Capisco al 100% esclusione dal Tour. Qui importante per la Vuelta, dopo farò due settimane di altura”
Chris Froome alla Tirreno – Adriatico 2020 per iniziare a riprendersi la sua carriera. Dopo l’esclusione dal Tour de France che mostra di accettare con consapevolezza del suo stato di forma non sufficiente, il Keniano Bianco ha cambiato preparazione pensando alla Vuelta a España, grande obiettivo stagionale, nella quale dimostrare di poter essere ancora il corridore capace di vincere quattro Tour, due Vuelta e un Giro d’Italia. La Corsa dei Due Mari è dunque per lui un importante step nel suo percorso, anche se chiaramente si presenta al via senza ambizioni personali, come già dimostrato nella prima tappa in cui si è prodigato anche in supporto ai compagni, andando a raccogliere borracce, pronto a lavorare per Geraint Thomas.
“Sentivo di non essere dove dovevo essere, quindi capisco al 100%”, commenta a Cyclingnews riguardo l’esclusione dalla Grande Boucle che sente di poter vincere ancora con la nuova maglia della Israel Start-Up Nation (con la quale, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, ha firmato un contratto da tre milioni l’anno più bonus di due milioni in caso di vittoria del Tour): “Non avrei firmato per un progetto come quello se non lo credessi possibile. Mi piace quando le persone scrivono che sono finito. Mi dà ancora più motivazione, anche se sarà il tempo a dircelo”.
Dopo aver corso una sola corsa in dodici mesi, peraltro proprio in occasione dell’accorciato UAE Tour, la prima corsa in cui si sono visti gli effetti del coronavirus, il portacolori della Ineos Grenadiers si è ritrovato troppo indietro di condizione. Con la Tirreno inizia dunque un periodo importante per lui, anche considerando che l’evento RCS Sport sarà probabilmente l’unica corsa a tappe che affronterà prima della Vuelta, in programma dal 20 ottobre all’8 novembre: “Non vedo l’ora di mettere una buona settimana di corse nelle gambe qui. Questa è una importante preparazione per me verso la Vuelta. Inoltre, spero di poter fare un buon lavoro per G, che penso possa lottare per la vittoria qui”.
A seguire andrà in un ritiro in altura, con il resto del calendario ancora da definire nei dettagli, anche se appare certo che non sarà ad Imola 2020 per la rassegna iridata: “Penso che subito dopo la Tirreno farò due settimane di altura, ma non andrò ai Mondiali. Continuerò a concentrarmi per essere pronto alla Vuelta. Forse potrei fare una classica, magari la Liegi – Bastogne – Liegi o qualcosa di simile. Vedremo in base a come la situazione si evolverà”.
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